AGO282018
28 agosto 2018
COMUNICATO STAMPA 28/08/2018

La direzione operativa dell'Area Tutela e Sviluppo del Territorio della Regione - leggasi Genio Civile - ha inviato una lettera ai Comuni di Padova, Mira, Dolo, Saonara e Vigonovo (ma in realtà doveva essere inviata a Stra) per fissare un incontro sui ponti dell'Idrovia. La proposta è quella di cedere ai Comuni ponti e cavalcavia, di competenza regionale, pena la loro possibile chiusura. Si tratta dei ponti di attraversamento numero 11 (Mira, via Primo Maggio), numero 10 (Dolo, via Brentasecca), ponte 6 (Stra, via Cesare Battisti), ponte 4 (Saonara, via Villanova) e ponte 2 (Padova, via Messico). Tra le motivazioni, la mancanza di capitoli di spesa dedicati a questo tipo di interventi e il non avere, tra i propri compiti, la manutenzione di opere viarie.
I Comuni di Mira, Dolo e Stra respingono al mittente la proposta. “Da anni Mira e i suoi cittadini chiedono alla Regione di fare manutenzione al cavalcavia di Piazza Vecchia – ricorda il sindaco di Mira Marco Dori – e non è minimamente pensabile di poterlo prendere in carico o di chiuderlo. I cittadini di Mira hanno già dato: ogni anno spendono 400 mila euro per i ponti sul Naviglio, senza ricevere niente in cambio. Tocca alla Regione prendersi cura delle sue strutture, è da anni che conosce questo problema, non può tirarsi indietro. Per la Riviera del Brenta sarebbe un altro brutto colpo, dopo la poco cura del Naviglio e dei corsi d'acqua”.
Duro anche il commento del sindaco di Dolo Alberto Polo, che dichiara: “Uno scaricabarile al quale non ci presteremo: sono strutture regionali. Deve essere la Regione a garantirne la piena sicurezza o ad assumersi la responsabilità di chiuderle. Ricevere un invito a discutere, anticipando che non ci sono i fondi, è un modo per mettere i Comuni con le spalle al muro. La sostanza della loro comunicazione è la seguente: vi abbiamo informato della pericolosità potenziale di queste strutture, provvedete”.
Anche Stra ha colto con sorpresa la lettera della Regione che in realtà, si pensa per mero errore, è stata inviata a Vigonovo, ma il cui destinatario avrebbe dovuto essere per l'appunto Stra, dato che il ponte 6 si trova sul suo territorio. “Abbiamo letto con sorpresa e sconcerto la lettera della Regione – spiega il sindaco di Stra Caterina Cacciavillani – la manutenzione delle strade sui ponti è già affidata ai Comuni, impensabile doverci occupare anche della manutenzione e della sicurezza dei ponti. Da anni chiediamo con forza il completamento dell'Idrovia per la sicurezza dei nostri territori e, oltre a non avere certezze in merito ai tempi di quest'opera fondamentale, veniamo ora convocati per vederci attribuire l'onere della gestione e della manutenzione dei ponti che attraversano la futura Idrovia, inclusa la loro chiusura al traffico qualora non fossimo in grado di garantirne la sicurezza. Il tema della sicurezza è prioritario e non può essere eluso, ma è a tutti noi evidente che la questione va affrontata con presupposti diversi. Per parte nostra attendiamo formale comunicazione dalla Regione, che non abbiamo ancora ricevuto, e garantiamo la nostra disponibilità a ogni forma di collaborazione che non veda il trasferimento di ulteriori competenze e ulteriori spese ai comuni”.
I Comuni di Mira, Dolo e Stra respingono al mittente la proposta. “Da anni Mira e i suoi cittadini chiedono alla Regione di fare manutenzione al cavalcavia di Piazza Vecchia – ricorda il sindaco di Mira Marco Dori – e non è minimamente pensabile di poterlo prendere in carico o di chiuderlo. I cittadini di Mira hanno già dato: ogni anno spendono 400 mila euro per i ponti sul Naviglio, senza ricevere niente in cambio. Tocca alla Regione prendersi cura delle sue strutture, è da anni che conosce questo problema, non può tirarsi indietro. Per la Riviera del Brenta sarebbe un altro brutto colpo, dopo la poco cura del Naviglio e dei corsi d'acqua”.
Duro anche il commento del sindaco di Dolo Alberto Polo, che dichiara: “Uno scaricabarile al quale non ci presteremo: sono strutture regionali. Deve essere la Regione a garantirne la piena sicurezza o ad assumersi la responsabilità di chiuderle. Ricevere un invito a discutere, anticipando che non ci sono i fondi, è un modo per mettere i Comuni con le spalle al muro. La sostanza della loro comunicazione è la seguente: vi abbiamo informato della pericolosità potenziale di queste strutture, provvedete”.
Anche Stra ha colto con sorpresa la lettera della Regione che in realtà, si pensa per mero errore, è stata inviata a Vigonovo, ma il cui destinatario avrebbe dovuto essere per l'appunto Stra, dato che il ponte 6 si trova sul suo territorio. “Abbiamo letto con sorpresa e sconcerto la lettera della Regione – spiega il sindaco di Stra Caterina Cacciavillani – la manutenzione delle strade sui ponti è già affidata ai Comuni, impensabile doverci occupare anche della manutenzione e della sicurezza dei ponti. Da anni chiediamo con forza il completamento dell'Idrovia per la sicurezza dei nostri territori e, oltre a non avere certezze in merito ai tempi di quest'opera fondamentale, veniamo ora convocati per vederci attribuire l'onere della gestione e della manutenzione dei ponti che attraversano la futura Idrovia, inclusa la loro chiusura al traffico qualora non fossimo in grado di garantirne la sicurezza. Il tema della sicurezza è prioritario e non può essere eluso, ma è a tutti noi evidente che la questione va affrontata con presupposti diversi. Per parte nostra attendiamo formale comunicazione dalla Regione, che non abbiamo ancora ricevuto, e garantiamo la nostra disponibilità a ogni forma di collaborazione che non veda il trasferimento di ulteriori competenze e ulteriori spese ai comuni”.
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