Cos'è
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Mira, in collaborazione con l'Associazione Artistico Culturale Mir'arti Aps è lieto di presentare una mostra dedicata agli artisti giapponesi contemporanei Seiichi Sakai e Hiroaki Miyayama dal titolo "SEIICHI SAKAI E HIROAKI MIYAYAMA. RISONANZE POETICHE DAL GIAPPONE" .
In mostra saranno esposte 25 tecniche miste su carta di Seiichi e 25 incisioni ad acquatinta di Hiroaki: cinquanta lavori di grande fascino in poetico equilibrio tra passato e contemporaneità, fra tradizione e modernità.
Si potranno ammirare le grandi abilità artistiche dei due protagonisti della mostra, unite dalle esperienze di continua contaminazione con l'Occidente, grazie alle relazioni instaurate con artisti italiani dell’area padovana e veneziana, creando un ponte tra Occidente e Oriente.
La mostra allestita presso Villa Contarini Pisani detta dei Leoni
verrà inaugurata sabato 18 ottobre alle 17.30 sarà visitabile dal 18 ottobre al 16 novembre 2025.
Orari: venerdì 15,30-18,30; sabato e festivi 10-13 e 15,30-18,30
In mostra saranno esposte 25 tecniche miste su carta di Seiichi e 25 incisioni ad acquatinta di Hiroaki: cinquanta lavori di grande fascino in poetico equilibrio tra passato e contemporaneità, fra tradizione e modernità.
SEIICHI SAKAI (1953) è un docente universitario di materie artistiche, ama l’arte italiana: soprattutto Giotto e Michelangelo. Ha scelto di guardare ad occidente non solo per certe soluzioni formali e simboli ma anche per tematiche bibliche come il Diluvio e la Torre di Babele. Il tema dell’acqua e dell’inondazione è assai presente nella cultura giapponese, in fondo l’Arca è un simbolo di rinascita della natura e degli animali, un grido ecologista. Mentre la torre di Babele attraverso la dispersione dei linguaggi e la loro molteplicità è un invito alla tolleranza e alla comprensione delle diverse umanità. Motivi che non mancano di una oggettiva universalità di concetto e pensiero.
HIROAKI MIYAYAMA (1955) il soggetto della pittura è la bellezza ed è risaputo che per i giapponesi la natura, della quale si ritengono parte integrante, è bellezza. Pertanto, l’artista, partendo dalla tradizione, rilegge il romanzo di Genji Monogatari scritto da una donna nell’XI secolo, sfoderando complesse sperimentazioni calcografiche a più lastre per fissare la bellezza di particolari della natura, soprattutto floreale, esaltati da ampi spazi dorati.
Per cogliere meglio il clima culturale saranno esposte anche alcune xilografie ottocentesche Ukyo-e nonché alcune riproduzioni di opere sul Genji presenti nel Museo d’Arte orientale di Venezia. Due video presentano momenti del lavoro degli artisti e alcuni aspetti tecnici.