In origine il culto era rivolto al Soldato San Martino, patrono dei Franco-Merovingi, dal XV secolo prevalse il culto della Santa Maria Maddalena.
Nel XV secolo la chiesa passò di proprietà dai Querini alla famiglia Moro. I nuovi proprietari avviarono da subito il restauro dell’edificio ormai semi distrutto. Per simboleggiare il segno di appartenenza dell’edificio alla famiglia fecero affrescare sulla facciata il loro stemma nobiliare. Nel 1543 commissionarono al pittore Jacopo da Bassano (1510-1592) la pala per l’altare maggiore rappresentante l’incontro di Maria Maddalena con Gesù.
I Moro rimasero proprietari fino all’800 godendo del diritto di giuspatronato.
L’interno dell’edificio è costituito da un’unica navata con sei cappelle laterali. Sull’abside sono ripetuti gli stemmi delle famiglie Querini e Moro. Nella seconda metà del ‘700 fu realizzato il coro sopra la porta d’ingresso della chiesa, dove ancora oggi si trova il prezioso organo realizzato da Francesco Dacci.
Il secondo importante restauro avvenne nel corso del XIX secolo, durante il quale venne finalmente completato l’altare maggiore, ricostruiti in marmo i due altari laterali del presbiterio e restaurata la facciata esterna.
Ulteriori lavori di restauro e ampliamento furono eseguiti nel corso dei primi anni del ‘900.
Dal 1927 la parrocchia passa dalla diocesi di Treviso a quella di Venezia.
Nel 1943 fu realizzato sul soffitto, dal pittore Mirese Beppi Spolaor (1910-1950), un dipinto a tempera, ampio 50 metri, in cui sono stati raffigurati la Maddalena nel giardino di Cristo circondati dall’angelo custode, il demone alato, lo Spirito Santo e il Padreterno.
Il campanile conserva ancora gli elementi strutturali che lo caratterizzavano in origine. La struttura è realizzata a pianta quadrata e sormontata da una cuspide conica su base ottagonale, decorata con formelle in laterizio.
The building originates from the fourteenth century.
Originally the cult was addressed to the Soldier San Martino, patron of the Franco-Merovingians, from the fifteenth century the cult of Santa Maria Maddalena prevailed.
In the 15th century the church passed from the Querini to the Moro family. The new owners immediately started the restoration of the semi-destroyed building. To symbolize the building's sign of belonging to the family, they had their noble coat of arms frescoed on the facade. In 1543 they commissioned the painter Jacopo da Bassano (1510-1592) to produce the altarpiece for the main altar representing the meeting of Mary Magdalene with Jesus.
The Moro family remained owners until the 19th century, enjoying the right of patronage.
The interior of the building consists of a single nave with six side chapels. The crests of the Querini and Moro families are repeated on the apse. In the second half of the 1700s the choir was built above the entrance door of the church, where the precious organ made by Francesco Dacci still stands today.
The second important restoration took place during the nineteenth century, during which the main altar was finally completed, the two side altars of the presbytery were rebuilt in marble and the external facade was restored.
Further restoration and expansion works were carried out during the early 1900s.
From 1927 the parish passed from the diocese of Treviso to that of Venice.
In 1943 a tempera painting, 50 meters wide, was created on the ceiling by the Mirese painter Beppi Spolaor (1910-1950), in which the Magdalene in the garden of Christ was depicted surrounded by the guardian angel, the winged demon, the Spirit Saint and the Eternal Father.
The bell tower still retains the structural elements that originally characterized it. The structure is made with a square plan and surmounted by a conical spire on an octagonal base, decorated with brick tiles